Il nuovo spirito del capitalismo

Copertina anteriore
Feltrinelli - 640 pagine
Questo libro rappresenta la prima grande esplorazione della trasformazione che, a partire dalla seconda metà degli anni settanta, ha investito il mondo occidentale, modificandone la struttura produttiva e sociale. Boltanski e Chiapello hanno cominciato a lavorare al libro nel 1995, in un momento in cui in tutta Europa le condizioni salariali e di vita di molti lavoratori si stavano rapidamente degradando e la disoccupazione aumentava a un tasso vertiginoso. La loro analisi parte da un inedito esame dei manuali di management destinati a formare i manager degli anni novanta. Saranno loro gli artefici del passaggio da una organizzazione del lavoro gerarchica a una forma di organizzazione reticolare, fondata sull'iniziativa e sull'autonomia nel luogo di lavoro, una "libertà" pagata con la perdita della sicurezza materiale e psicologica. Questo "nuovo spirito del capitalismo" nasce, per Boltanski e Chiapello, dalla necessità di fronteggiare il libertarismo e la critica sociale degli ultimi anni sessanta. Il nuovo capitalismo trionfa perché è in grado di inglobare le critiche all'alienazione della vita quotidiana avanzate dalla sinistra, mettendo così in atto una più sottile forma di sfruttamento e rendendo impotente la critica sociale.

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