LYON ESPERIENZE APPARTENENTI ALLA NATVRAL PRESSIONE DELL'ARIA dell' argento gione inuen ricelli nel NOTA oramai per ogni Eperien parte d' Europa quella famosa esperienza dell'ar- tata dal Tor gentouiuo, che l'anno 1643. 1643. fi parò dauanti al grande intelletto del Torricelli ; e noto parimente è l'alto, e marauigliofo pensiero, ch' egli formò di effa, quand' ei ne prese a specular la ragione. Quefta ei volle dire, che foffe l'aria, la quale aggrauandofi fopra tutte le cofe a lei fottopofte, le coftringa a vfcire de' loro luoghi, ogni volta, ch' ell' abbiano spazio voto, in cui rifuggirfi, e particolarmente INTOR: AL- fluidi attiffi ma al moto. Al contrario pi folidi. uenire tale fluidi. , come ESPERIENZE particolarmente i liquori per la grande attitudine, ch' egli anno a muouerfi. Poichè i corpi folidi, verbigrazia la ghiaia farebbe, la rena, e fimiglieuoli, o pure le macie de' fafsi maggiori, nel far forza per muouergli anzi s' incaftrano, e ftiuanfi infieme, quella decor- Congegnandofi per sì fatto modo, mercè della fcabrofita, e irregolarità delle lor parti, e sì ferrandofi in tutta la massa loro, ch' e' s' attengono l' vn l' altro e puntellanfi, onde piu duramente resistono alla forza, che tenta fmuouergli. Ma al contrario i Onde poffa au liquori, forse per lo lifcio sfuggeuole, o per la roattitudine a tondità de' lor minimi corpicelli, o per altra figura, ch' e' s'abbiano inchineuole al moto, la qual mal pofi e ftia 'n bilico, via via che premuti fono, cedono per ogni verfo, e sparpaglianfi, a guisa che noi veggiamo l'acque da ogni minimo brufcolo, che sopra vi caggia diromperfi, e ritirandofi d'ognintorno fargli ala , per così dire, in ordinatifsimi cerchi . E chi fa, che da quefto fuo slegamento di parti non adiuenga, ch'ella di rado, ò non mai fi fermi, anche ne fuoi piu appropriati ricetti comechè alle volte fi dipaia ftagnante, ond' è, ch' ogni venticello lieue l'increfpi, e l'agiti, e ne' laghi eziandio, che piu fermi raffembrano, quantunque la vifta non l'aggiunga, pur mobile è l'acqua, mentre la fua natura difpoftifsima al moto, come dicemmo, la rende obAvia forse in bedientissima a' ciechi ondeggiamenti dell' aria, la quale fopra di effa non pofa per auuentura giammai. E quefto non è piu proprio dell' acqua che degli altri liquori, ne' quali tutti, fecondo alcuni, fi par mirabilPreffione dell' mente quefta forza dell' aria premente, in particolare tutti fluidi. quand' e' fon colti in luogo, che da vna parte della Eitto di tal loro fuperficie abbiano spazio voto, o quafi voto, in cui fi poflano ritirare. Poichè allora premendogli da vna parte la confinante aria, premuta anch' efsa da tante miglia d'aere ammaffato, dall'altra ou' e' non anno ritegno, perpetuo mo aria, opera in preffione. , INTOR: AL- da e e s' equilibrano con l'aria pre měte a diuerfe altezze, e per qual cagione. no ritegno, e confinan col voto, il qual non grauita ESPERIENZE punto, te gli fa folleuare in alto, fin che il pefo del liquor folleuato, arriui ad agguagliare il pefo dell'IA. aria premente dall' altra parte. Fafsi queft' equilibrio con diuerfi liquidi a diuerfe altezze, fecondo che effer piu, o men graui in ispezie, gli rende abili, minore o maggior❜ altezza a refiftere alla forza, balia dell' aria. Noi, com'è la comune vfanza come anche praticò da principio il Torricelli, ci fiamo feruiti dell' argentouiuo; come quello, che sì marauigliofamente pefando, ci fomminiftra vna comoda operazione, per fare il voto dentro al minore spazio, in cui far fi poffa con qualfiuoglia altro fluido. Cio, che in tal materia ci fia riufcito vedere, le feguenti esperienze il dimoftreranno. Argentouiuo attiffimo all' esperienza del voto per lo fue gran pefo. Spada... D ESPERIENZA ESPERIENZE INTOR: AL- NE DELL' ATM FIGVRA I. ESPERIENZA Per la quale cadde in animo al Torricelli fuo primo inuentore che il foftenerfi nel voto l'argentouiuo, ed ogni altro fluido a determinate altezze poteffe auuenire dall' efterna natural prefsione dell' aria. S' IA la canna di criftallo ABC lunga intorno a due braccia, ed aperta folamente in C. Empiafi per di quiui d'argentouiuo, e ferrata, o con applicarui vn dito, o con vefcica alquanto inumidita, e fortemente legata, fi capouolti, e tuffifi leggiermente nell' argento del vafo DE, e s' apra. Scenderà fubito l'argento della canna per tutto lo spazio A F, doue arriuato col fuo liuello, dopo alcuni libramenti fi fermerà; ed il cilindro d'argento foftenuto F B, che refta fopra la fuperficie dell' argento D E, nella canna eretta alla medefima fuperficie ftagnante, farà d' altezMisuta dell za in circa d'vn braccio, e vn quarto. Quest' altezargentouiuo za quantunque pochissimo per esterni accidenti di calore, e di freddo, e alquanto piu, per le stagioni e ftati diuerfi dell' aria fi fia offeruata variare come da vna lunghifsima ferie di noftre of feruazioni manifestamente appare; tuttauia per effere tali variazioni affai piccole, farà da qui auanti denominata fempre dalla fteffa mifura d' vn braccio, e vn quarto, come la piu profsima di qualunque altra. altezza dell' nel voto. Variasi per ac Varie , cideti efterni. aria. , Spazio voto d' Lo spazio A F, rimarrà voto d'aria ; e cio fia manifefto, imperciocchè nell' inclinare tutta la canna, A C, muouendola intorno al punto C, come centro, vedrassi l'interno liuello F, fuccefsiuamente muouere verfo A senza mai formontare, anzi con rader fempre l'orizzontal linea FG, prodotta dal punto |