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II

III

IV

VI

CHE SERVO

PERIENZE.

piere questo

imbuti per em

bocca ftrettif

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STRVMENTI zente, il femplice freddo della neue, e del ghiaccio NO ALL' ES- non basti a condenfarla fotto i 20 gradi del cannellino; come per lo contrario, la mafsima attiuità de' raggi folari, eziandio nel cuor della ftate, non Mode d'em- abbia forza di rarefarla sopra gli 80 gradi. Il modo frumento d'empierlo farà, con arrouentar la palla, e poi subito tuffar la bocca del cannellino aperta nell'acquarzente, fi che vada a poco a poco fucciandola. Ma perchè è difficile, fe non affatto impofsibile, di cauar tutta l'aria per via di rarefazione, e per ogni poca, che ve ne refti, la palla rimane scema, fi potrà finir Maniera & d'empiere con vn' imbuto di cristallo che abbia il pier vafi di collo ridotto ad vn' eftrema fottigliezza. Cio s'otterfima. rà, quando la pasta del cristallo è rouente, poichè allora fi tira in fila fottilifsime dentro accanalate, e vote, com' è manifefto a chi di lauorare il criftallo à notizia. Con vn fimile imbuto adunque fi potrà finir d'empiere il Termometro, introducendo nel cannellino il fuo fottilifsimo collo, e fpignendoui dentro con la forza del fiato il liquore, o rifucciandone Scomparti fe foffe troppo. E ancora da auuertire, che i gradi fopra'l cannello vengano segnati giufti, e però bifogna fcompartirlo tutto con le fefte diligentemente in dieci parti vguali, fegnando le diuifioni con vn bottoncino di fmalto bianco. Poi fi fegneranno gli altri gradi di mezzo con bottoncini di vetro, o di smalto nero, e quefto fcompartimento fi potra fare a occhio, effendochè l' efercizio, ftudio, e induftria dell' arte insegna da per se stefla a ragguagliare gli spazi, e a ben aggiuftare la diuifione, e chi v' à fatto la pratica fuole sbagliar di poco. Come queste cose fon fatte, e col cimento del Sole, e del ghiaccio s' è aggiuftata la dofe dell' acquarzente, allora si serra la Modo di figil. bocca del cannello col figillo detto volgarmente d'Ermete, cioè con la fiamma, ed è fatto il Termometro.

mento de'gra

di nel collo

dello ftrumen

to.

lare il Termometro.

L' vfo di pigliare acquarzente per questi strumenti

piu

CHE SERVO
NO ALL' ES-
PERIENZE.

vfata ne' Ter

perchè.

Acquarzente riceue prestif

l'impreffioni cal

do.

tura.

za.

паги

de' Termome

fi tigneffe.

piu tofto che acqua naturale è primieramente a ca- STRVMENTI gione, ch' ell' è piu gelofa, cioè fente prima di quella le minime alterazioni del freddo, e del caldo, e quante piu presto per entro fe riceuendole, per la fua gran mometri, leggierezza incontanente fi muoue. În fecondo luogo l'acqua naturale per nobile, e pura che fia, intrproceffo di tempo fa fempre qualche residenza, o po- doi del vedfatura di fecce, che a poco a poco imbratta il cri- Acqua natu ftallo, ed offufca la fua chiarezza; doue il fottilifsi-ale fa fempre mo fpirito del vino, o acquarzente, che dir vogliamo, fi mantien sempre bella, e non vien mai a per- Acquarente der quel fiore di limpidezza, con effo il qual fi ris fua chiarezferra. Anzi per quefto fteffo, ch'ell' è così chiara, e cristallina, e non riesce così a prima vifta difcer- Acquarten nere il confine tra efla, e 'l collo voto dello ftru- tria qual fine mento, s'è taluolta vfato di tignerla con infufione di chermisi, o di quella lagrima, che comunemenle fangue di drago fi chiama: ma effendofi offeruato, che per leggiera, e sfumata che fia la tinta, non- Perchè fi difdimeno il cristallo non acquista niente, e in capo di gerla. qualche tempo macchiandofi viene a farfi maggiore, la confufione; quindi è, che s' è in oggi dismessa l' vfanza di colorirla, non richiedendo altro l' adoperarla così chiara, e limpida, che aguzzare vn poco piu gli occhi per riguardarla. Rimarrebbe da dire di molt' altre operazioni, e fquifitezze di lauorare alla lucerna ; ma fi come in questa materia è troppo difficile spiegarfi in carta, così è affatto impofsibile impararlo in iscritto; che però bifogna aueil Gonfia mediocremente iftrutto, effendochè l'arte con la lunga pratica da per se stefla s' affina .

metteffe il ti

dal primo al

Il fecondo ftrumento non è altro che vna copia FIGVRA II. del primo fatta in piccolo, non effendo tra di loro Differenza altra differenza, fe non che pofti nello fteffo am- fecondo Terbiente, quello cammina alquanto piu di questo. Quello è diuifo in 100 gradi, quefto in 50; quello

ne'

mometro.

·II

IV

III

VI

ne' maggiori ftridori del noftr' inuerno fi riduce a STRVMENTI 17, e a 16 gradi, questo ordinariamente a 12

,

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II e per fomma ftrauaganza vn' anno è arriuato a 8, e vn' altro a 6. Per lo contrario poi, doue il primo ne' di piu affannofi, e nelle maggiori vampe della noftra ftate efpofto al Sole in ful mezzo giorno non pafla gli 80 gradi, quefto fecondo, o non pafferà, o pafferà di poco i 40. La regola poi di fabbricargli in modo, che offeruino tal corrifpondenza, non s'acquista altrimenti che con la pratica, la quale infegna proporzionar talmente la palla al cannello, e 'l cannello alla palla, ed aggiustar in modo la dofe dell' acquarzente, che non isuarino fregolatamente la loro operazione.

CHE SERVO⚫
NO ALL'ES➡
PERIENZE.

metro.

dal primo al

metro in circa

Il terzo è ancor egli vna copia del primo, na fatta FIG. III. in grande. Però viene a effer piu gelofo, e veloce Terzo Termodi quello ben quattro volte, benchè fpartito in 300 Differenza gradi. La fua ftruttura è la ftefla degli altri due, ma terzo Termocome s'è detto, la maestria del lauorare non fi puo are quarti. insegnar per regole, volendo effer pratica, e lunghif- Fabbricati co fima efperienza, prouando, e riprouando, fceman-me gli altri. do, e crefcendo or' il corpo alla palla, ora'l vano al cannello, ora la quantità dell' acquarzente, finchè fi dia nel fegno. Ed vn' Artefice famofifsimo in quefto meftiero, che feruiua il Serenifs. Granduca foleua dire, che gli daua ben l'animo di fabbricare due, e tre, e quanti Termometri fi foffer voluti da 50 gradi, i quali circondati dallo fteffo ambiente camminaflero fempre del pari, ma non gia di que' da 100, e molto meno di que' da 300, effendochè in maggior palla, ed in maggior lunghezza di collo piu facilmente fi trouano delle difuguaglianze, ed ogni minimo errore, che venga fatto nel lauorargli, è abile a far' apparire in efsi grandifsime diforbitanze, e ad alterare la proporzione d'vgualità, ch'arebbe a effere infrà di loro. Il quarto Termometro col cannello a chiocciola, anch* FIG. IV.

egli fi

Quarto Ter

mometro.

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