SCENA XV. Corcouizzo, fcaramure, fanguino, Marca.M. Bonifacio. CORC. Hie' allá chi e'? SBAR. feruitic. Crone fearmuré al vostro CORC. Che fearamure? che nome di Zingano? che volete ?che fete voi? SCAR voglo dir una parola al fig.ca pitan Palma. CORC. E' occuppato` . pur aspetta vn poco,che li dirró five vuole ulire, SCAR. Ah,ah,ah, come fon pratti chi della fua arte coftoro l'arte di mariolare haue li fuoi termini & regole Come tutte l'altre SANG.chie', olá. SANG.O'amico,o' parente,o'creato,o' paefano vieni domani in vicaria. SCAR. Digratia v ditemi; per che è neceffario chio vi parli per questa fera.. SAN. Chi fete voi? SCAR. Son Scaramuré. SAN.No vi conoscospure che cercate? SCAR. Vorrei pregarui di vna cofa che importa. SAN. Afpettate che da cquà ad on hora voglo condure certi priggioni in vicaria & mi parlarrai per il camino. SCAR. Lo vi fupplico fi è poßibile ve nete qui:che voglo dirui cofe d'importăza, che non vi difpiacerrà saperle. SAN. Voi fete troppo faftidiofo. Af pettate che defcenderrò. ༢ SCA. Ah, ah, ah, gl'altri fon profeßi o'baccalaurei; coftui e' dottore, maeftro credo che, oh veggo M. Bonifacio allafeneftra,... BON. Eh M. Scaramaré vedere done fano io, voi fapete quelche voglo dire. SCA.Non più,no più, questa e' la caufa che mi ha fatto venir cqua SAN. Lewati via da quella feneftra in tua mal hora porco presuntuofo, che ti há data licentia di accostarti alla fene- 4 ftra&parlare? BON. Signor Capitano V.S.miperdo *SCAR. Ah, ah, ah, ah, Voi sete tanti « diauoli. Io adeffo bò fciolti M.Bartho lomeo, & Confalno, che non fi poffe uano alzar da terra,fi mordeuano,ar-rabianano, fi dauano del becco cornu to, SAN. "Ah,ah, ah, & fi fapeßi gl'altrir propofiti che paffamo con M. Bonifa cio, il pedante,riderefti altrimente. SCAR, La vostra comedia è bella ma infatti di costoro, è una troppo fafti tü Azofa tragedia SANG. In conclufione ne voglamo mandare il pedate de pó hauergls graffati quelli altri fcudi che gli fon rimaAli dentro la giornea, Hor parlate d Bonifacio & accomodatelo con noi. SCA. Farró prima certe fcufe con effo lui. Farró che lui mi mandi a' pregar M. Gio: bernardo che gli perdoni, lo farrò venire, & dimandar perdono a lui & å lei:& tutti insieme dimandaremo a' voi gratia di'lasciarlo libero. credo che vi farrá ogni partito, per tema che non lo menate in Vicaria. nANG.Hor fú non fi perda tempo. Io lo farro venire coẞi legato a baffo. vi darrò comaditá di parlargli come in. fecreto. SCAR. Fatech' io afperto. SCENA XUI. Sang. Barra, Marca, Bonif. Scara. SAN la Coppino fla inceruello, Oche costui non fugga. BAR.Non dub tate fignore. MARC. Coẞifo. SAN. Discoftateni vn poco, fate che poffa parlar coftui con questo huomo da bene à fuo bel comodo.Voi altro Meßer non poffo retenir il vostro nome. 1 SCA. Scaramure al feruicio di v. f. SAN. Voi Meffer Scaramure parlate à coflui in questo angolo remoti. SC. Ringratro V.S.per infinite volte. S.A.Mibafta vna gratia per una uolta SCA, Che ha detto V.S.? SAN. Bafta basta. |