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nemica credo ch'a quesť hora l' habbi letto & penetrato, & si l'animo tuo no è piu alpestre che d'vna Tygre fon certo che non farai oltre poco cafo del tuo Bonifacio.Oh ecco Gio:Bernardo.

SCENA

VIII.

Gio:Bernardo.Bonifacio.

GIO.B. B

Ondi bon anno à voi Miffer Bonifacio, hauete fatta alchuna buona fattione oggi? BON. Che dite voi?Oggi ho fatta cofa che giamai feci in tutto tempo di mia

Vita.

GIO.B. Voi dite di gran cofe, è poßibile che quello che hai fatto oggi habbi poffuto far hieri, o' altro giorno,o voi, o altro che fi.? o che per tutto tempo · vostra vita poßiate fare quel che una volta è fatto?coẞi quel che facefti hieri

di

non lo farai mai piú,&io mai feci quel rittratto ch' hò fatto oggi, ne manco è poßibile ch' io poffa farlo più, quefto fi che potró farne vnáltro.

BON. Horlofciamo queste vostre sophifticarie:mi hauete fatto fouuenire del ritratto, hai visto quel che mi hó fatto fare?

GIO.B. L'ho visto & reuisto.
BON. Che ne giudicate?

GIO.B. E' buono,affomigla assai più à voi che a me.

BON. Sij come fi vuole,ne voglo vn2 altro di voftra mano.

GIO.B. Che lo volete donare à qualche
V.fignora per memoria di voi?
BON Bafta fon altre cose che mi vano
per la mente.

GIO.B. E' buonfegno quando le cofe Vanno perla mente guadati che la mete non vadi effa per le cofe.per che potreb

be rimaner attaccata con quel ch' una di quelle. & il ceruello la fera in darno l'aspetta rebbe à cena. &poi bifognaffe fir come la matre di famegla ch’andaua cercando le intellecto cola lanterna. Quanto al ritratto io lo faró quanto pri

ma.

BON, Si.ma
Si.ma per

bella..

vita voftra fatemi

GIO.B. Non comandate tanto fi volete effer feruito. fi defiderate che io vi faccia bello è vna, fi volete ch' io vi riaragga è vn'altra.

BON. Digratia lafciamo le burle attendere à far cofa buona, che io per quefto verrà ritrouarui in cafa. GIO.B. Venite pur quando vi piace. &non dubitate di cofa buona dal canto mio.attendete pur voi à far bene dalcanto voftro.perche.

BON. Che vuol dir per

che?

GIO.B.

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BON. Come orifice,Come candelaio? GIO:B. Bafta me vi racomando. BON Dio vi vidia quel che defiderate. GIO:B. Eta voi quel che vi manca.

SCENA IX.

Bonifacio folo.

A Candelaio volete douentar orefice,epurgran cofa il fatto mio. Tutti chi da cqua chi dalla mi motteg giano.ecco coftui non fo che diauolovogla intendere per l'orefice. Lo effere orefice non è male.non há egli altro di brut to che quel guazzarsi le mani dentro Purina doue tal uolta pone in infufione

C

la materia dell'arte fua oro argento, altre cofe preciofe pur queste parabole qualche di l'intenderemo.

par

Ecco mi

veder Afcanio con Scaramuré.

SCENA X.

Scaramué,Bonifacio, Afcanio.

SCAR.

En trouato Meffer Boni

BEnt

facio.

BONI, Siate il molto ben venuto S.

Scaramuré.fperanza della mia vita af

paßionata.

SCAR. Signum affecti animi.

BON. SIV.S.non rimedia al mio male:io fon morto.

SCAR. Si come io vedo, voi fete ina

morato.

BON.Coẞi è non bifogna ch'io ui dica різн

SCAR. Come mi fá conofcere la vostra

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