physionomia il compute di vostre nome,di voftri parenti,ó progenitori,la fignora delle vostra natiuita fu. Venus re rograda in figno mafculino. & hoc for taffe in geminibus vigefimo feptimo gra du,che fignifica certa mutatione & conuerfione nell' etá di 46 anni nellaquale al prefente vi ritrouate. BON. A punto, io non mi ricordo quando nacqui:ma perquello che da altri hó vdito dire mi trouo da 45, anni in circa SCAR. Gli mefigiorni, & hore.com putaro be io piú distintamete:quado col copasso haro' prefa la proportione dalla latitudine dell' unghia maggiore alla linea vitale. distanza dalla fummitá deli annulare à quel termine del centro della mano,one è defignato il spacio di Marte,ma bafta per hora hauer fatto giudicio coßi vniuerfale & incomuni c ÿ Ditemi quado fuftiuo punto dall' amor di colei per hauerla guardato,à che fito ti ftaua ella?à destra o' à finiftra? BON. Afiniftra.. તે SCAR. Arduo opere nancifcenda. Verfo mezzogiorno o fettentrione, oriente o' occidente.o altri luo-chi intra questi? BON. Verfo mezogiorno. SCAR. Oportet aduocare feptentrionales. Bafta bafta, cqui non bifogna altro,voglo effectuare il tuo negocio.con magia naturale lafciado à maggior opportunitá le fuperftitioni d'arte più profonda. BON. Fate di forte ch' io accape il ne gocio &fij come fi vogla. SCAR. Non vi date impaccio lafciate là curoad me. Lacofa giá fuper faci natione? BON. Come per fafcinatione? io non intendo. SCAR. id eft, per haverla guardata guardando lei an cho voi. BON. Si fignor fi per fafcinatione. SC. 4R. Fafcinatione fifa per la virtú di on Spirito lucido & fottile dal calor del core generato di fangue piú puro,il quale à guifa di raggi mandato fu or de gl'occhi aperti, che con forte imagination guardando vengono à ferir la cofa guardata:toccano il coreet fenuanno ad afficere l'altrui corpo & Spirto. o' di affetto di amore,o'drodio, o' di inuidia,o' di maninconia, o altro fimile geno di paßibili qualitá, Lefferfafcinato d'amore aduiene quando con frequentißimo o ver (benche istantaneo). intefo fguardo, un occhio con l'altro, reciprocamente in raggio vifual con l'altro fi rincontra, lume con lume fi accopula. All'hora fi giōge spirto à spir to, il lume fuperiore inculcando l'in feriore vegono à fcintillar per gl'occhi, correndo penetrando al spirto interno che fta radicato al cuore:& coẞi co maoueno amatorio incendio. Peró cht. non vuol effer fascinato deue star maßi mamente cauto far buona guardia ne gl'occhij li quali in atto d'amore prin cipalm ete fon feneftré dell' anima:onde quel detto. Auerte auerte oculos tuos. Questo per il prefente basti, noi ci revedremo à più bell aggio provedendo alle cafe neceffarie. BON. Signor,fi quefta cosa farete venire al butto:vi accorgerete di non hauer fatto feruitio à perfona ingrata. SCAR. Miffer bonifacio vifó intender questo che voglo io prima eßer grato à voi poi fon certo fi non mi faretegrato mi douerete effere. BON. Comandatemi,che vi fono, af ettionatißimo hógran speräza nella prudenza vostra. • ASC. Horfu à riuederci tutti.A dio. BON. Andiamo ch' io veggio venir l'huomo piú molesto à me, ch' habbia poffuto produre la natura. non voglo bauer occafion di parlargli. Verrò à Voi fignor Scar. SCAR. Venite che ui aspetto. A dio. CEN. SCENA XI Cencio Gio.Bernardo, Copra, per Hermete la doctrina di di Geber. La materia di tutti metalli è Mercurio. à faturno appartiene il piombo, à Gione il flagno á Marte il ferro,al fole l'oro, á Venere il bronzo,alla Luna l'argento. Loargen |