T CAPITOLO DE L'AGO. perfi "Ra tutte le scientie, tutte l'arte, Dico fcienze, arte manuali. Ha gran perfettion quella de fartiè Perche a chi ben la guarda fenza occhiali Ella è fol quella che ci fa diuerfi, Et differenti da glialtri animali Come i frati da messa da i conuerfi, Per lei non ci mettiam fopra la pelle Ver di panni:fanguigni,ofcuri, E facciam cappe,mantelli, gonelle, Et piu manere d'habiti & di ueste, Che non harena il mar,ne il cielo ftelle, Et mutianci àuicenda hor quelle,hor queste, Come ancho à noi fi mutan le flaggioni, Ei di fon di lauoro,òi di di fefte. Cimangiarebbon la ftate i mofchoni, Et le uefpe,e itafan fe non fuffe ella, Di uerno baremo fempre i pedignoni, Effendo dunque l'arte bona, bella, Conuien che gl'inftrumenti, eh'ella adopra, Delle fue qualita prendi da quella. ¿ Et perche fra lor tutti fotto fopra Quel ch'ella ha femp in má,par,che fia l'ago Difa lui ragionara tutta quest'o pra. Di lui ftato fon io fempre fi uago, Et fi me ito per la fantafia, Che fol del ricordarme m'appago. Diffigia in vna certa opera mia, Che le figure,che fon longha, tonde Gouernan tutta la Geometria. Chi vuol fapere il come,il quando,o il donde Manca la rima. Questa de l'Ago è fua peggior fortuna, Sopra quei lor cutein tutto'l di farne, Ch'io non fo com'ell’ban la fera reni, Quando l'Ago fi punta,e grande affanno Pur perche al male e qualche medicína, Si ricompenfa in qualche parte il danno, Tanto fopra vna pietra fi ftrafina, Et tanto fi rimena inanzi e'n dreto, Ch'acconciarne qualch'vn pur findouind Quando fi torce haben de l'indifereto Et fe poi ch'egli e torte vn lo drizza Vorrei,che minfegnaffe quel fecreto. Questa à le donne fa venire flizza, Et cio interu en, perch'egli e un ferracio Vecchio d'una maniera marcia, vizzas Pero quei da Damafco han grande spaccio In ciascun luoco & quei da fan Germano, Il reflo fi puo dir charta diflraccio. uefli tai non fi piegano altru in mano Maftanno forti, perche son d'accidio Temperati à la grotta di Vulcano. Manca la rima Chi la vifla non ha fottile pronta. Manca la rima Beofi l'ago fa le fue vendette, S'altri lo infilza, egli infilza altrui Manca la rima Opra è d'amor tener le cofe unite, Che per unir le ben le tien cucite Manca la rima Caminando tal uolta pel podere, Entra vno fleco al villano nel piede, Che le ftelle di di gli fa vedere. Ondrei fi ferma, ponfi in terra,& fiede, Et poi che in fu il ginocchio il piede s'hapofto Cerca co l'ago oue la piaga vede, Ettanto guarda hor d'appreffo,hor difcofto, Che alfin lo caua, s'egli indugia un pez Pare hauer fatto à lui pur troppo tofto,(z% Infilzafi con l'ago qualche uezzo, Manca la rime Godete con amor felici amanti, CAPITOLO DEL PRETE Dite Fracaftor un cafo strano V Di Degno dirifo,e di compaffione Che l' altr' bier intrauenne à Ponigliano |