Dissertazioni accademiche di vario argomento

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Presso Giuseppe Spithöver, 1864 - 442 pagina's
 

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Pagina 423 - libri a te prolati originem, quam vetustatem , quam seriem » successionis testem citabis? Nam si hoc facere conaberis, et » nihil valebis : et vides in hac re quid Ecclesiae catholicae » valeat auctoritas, quae ab ipsis fundatissimis sedibus Apo» stolorum usque ad hodiernum diem succedentium sibimet » Episcoporum serie, et tot populorum consensione firmatur.
Pagina 224 - ... ha chi ti segua e ti rispetti che non sia filosofo. Oso pur dire che non ha cuore, che non sente i dolci fremiti di un amor tenero, che soddisfa e rapisce ; che non conosce le estasi in cui getta una meditazione soave e toccante, chi non ti ama con trasporto, chi non si sente trascinare verso l'oggetto ineffabile del culto che tu c'insegni. Comparendo nella notte dell' ignoranza, tu hai fulminato l'errore, tu hai assicurata alla ragione e alla verità una sede che non perderanno giammai.
Pagina 224 - Religione amabilissima ! è pur dolce poter terminare col parlar di te ciò che si è cominciato per far qualche bene a quelli che tu benefichi tutto giorno; è pur dolce poter concludere con animo fermo e sicuro che non è filosofo chi non ti segue e non ti rispetta, e non v' ha chi ti segua e ti rispetti, che non sia filosofo.
Pagina 153 - Jam pridem cum voluminibus Hebraeorum editionem Aquilae confero , ne quid forsitan propter odium Christi synagoga mutaverit : et ut amicae menti fatear , quae ad nostram fidem pertineant roborandam plura reperio.
Pagina 284 - Cognoscere Deum esse in aliquo communi sub quadam confusione, est nobis naturaliter insertum, in quantum scilicet Deus est hominis beatitudo; homo enim naturaliter desiderat beatitudinem; et quod naturaliter desideratur ab homine, naturaliter cognoscitur ab eodem. Sed hoc non est simpliciter cognoscere Deum esse, sicut cognoscere venientem non est cognoscere Petrum, quamvis sit Petrus veniens; multi enim perfectum hominis bonum, quod est beatitudo, existimant divitias; quidam vero voluptates, quidam...
Pagina 205 - Vulgate reads: tria sunt difficilia mihi et quartum penitus ignoro: viam aquilae in caelo, viam colubri super petram, viam navis in medio mari et viam viri in adolescentia.
Pagina 125 - Worte : ,,Habeant qui volunt veteres libros vel in membranis purpureis auro argentoque descriptos vel uncialibus, ut vulgo aiunt, litteris, onera magis exarata quam Codices; dummodo mihi meisque permittant pauperes habere schedulas et non tarn pulchros Codices quam emendatos".
Pagina 224 - ... insegni. Comparendo nella notte dell' ignoranza, tu hai fulminato l'errore, tu hai assicurata alla ragione e alla verità una sede che non perderanno giammai. Tu vivrai sempre, e l'errore non vivrà mai teco. Quando esso ci assalirà, quando coprendoci gli occhi con una mano tenebrosa minaccerà di sprofondarci negli abissi oscuri che l' ignoranza spalanca avanti ai nostri piedi, noi ci volgeremo a te, e troveremo la verità sotto il tuo manto.
Pagina 224 - Tu hai fulminato l'errore, tu hai assicurata alla ragione e alla verità una sede che non perderanno giammai. Tu vivrai sempre, e l'errore non vivrà mai teco. Quando esso ci assalirà, quando coprendoci gli occhi con una mano tenebrosa minaccerà di sprofondarci negli abissi oscuri che l'ignoranza spalanca avanti a' nostri piedi, noi ci volgeremo a te, e troveremo la verità sotto il tuo manto.
Pagina 124 - L'altra cosa è, che il nome del preside romano di cui si fa menzione negli Atti apostolici (XXIV, 22), cioè Felice, nel nostro codice è scritto $!Xt£, come appunto si scrive nei frammenti della versione copta pubblicata da Godofredo \Voide ove si legge <E>T?\I£ (1).

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