La lingua parlata di Firenze e la lingua letteraria d'Italia: studio comparativo della quistione, Deel 1N. Battezzati e B. Saldini, 1874 - 469 pagina's |
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La lingua parlata di Firenze e la lingua letteraria d'Italia: studio ..., Deel 1 Luigi Gelmetti Volledige weergave - 1874 |
La lingua parlata di Firenze e la lingua letteraria d'Italia: studio ..., Deel 1 Luigi Gelmetti Volledige weergave - 1874 |
La lingua parlata di Firenze e la lingua letteraria d'Italia studio ... Luigi Gelmetti Volledige weergave - 1874 |
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Populaire passages
Pagina 102 - Quell'anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa ; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi ; e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Pagina 136 - D'un avvenir mal fido, Ebbra spirò le vivide Aure del Franco lido, E tra le nuore Saliche Invidiata uscì: Quando da un poggio aereo, II biondo crin gemmata, Vedea nel pian discorrere La caccia affaccendata, E sulle sciolte redini Chino il chiomato sir; E dietro a lui la furia De...
Pagina 223 - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore. Vedi la bestia2, per cui io mi volsi : Aiutami da lei, famoso Saggio, Ch...
Pagina 189 - L' animo, ch' è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile, che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che 1
Pagina 221 - Sì poco il verde in su la cima dura, Se non è giunta dall'etadi grosse. Credette Cimabue, nella pintura, Tener lo campo; ed ora ha Giotto il grido, SI che la fama di colui oscura.
Pagina 221 - Per ben dolermi, prima ch' allo stremo. Quali nella tristizia di Licurgo Si fer duo figli a riveder la madre, Tal mi fec' io , ma non a tanto insurgo : Quando i' udì nomar se stesso il padre Mio , e degli altri miei miglior, che mai Rime d' amore usar dolci e leggiadre.
Pagina 180 - ... lo quale non è loro richiesto di fabbricare. E chi vuole vedere come questo ferro...
Pagina 191 - Ora apri gli occhi a quel, ch' io ti rispondo, E vedrai il tuo credere, e 'l mio dire Nel vero farsi, come centro in tondo. Ciò che non muore, e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella idea, Che partorisce, amando, il nostro Sire : Che quella viva Luce, che si mea Dal suo lucente, che non si disuna Da lui, nè dall...
Pagina 104 - Si viene a dire agli operaj della intelligenza, che sospendano, tanto o quanto, la propria industria, e non già per rifornire il loro apparecchio mentale col rituffarlo in una nuova serie di libri che ancora alimentino il loro pensiero ei loro...
Pagina 184 - O Sodalizio eletto alla gran cena Del benedetto Agnello, il qual vi ciba Si, che la vostra voglia è sempre piena; Se per grazia di Dio questi preliba Di quel che cade dalla vostra mensa, Anzi che morte tempo gli prescriba, Ponete mente alla sua voglia immensa, E roratelo alquanto : voi bevete Sempre del Fonte, onde vien quel ch