Il Propugnatore, Volume 3

Voorkant
Francesco Zambrini
G. Romagnoli, 1870
 

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Populaire passages

Pagina 73 - E poi piaccia a colui che č sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioč di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui 'qui est per omnia secula benedictus'
Pagina 161 - Ed io a lui: Da me stesso non vegno: Colui, che attende lą, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Pagina 12 - Versibus incomptis ludunt risuque soluto, Oraque corticibus sumunt horrenda cavatis, Et te, Bacche, vocant per carmina laeta, tibique Oscilla ex alta suspendunt mollia pinu.
Pagina 171 - ... tribolati asceso. Godi che re non sei; godi che chiusa all'oprar t'č ogni via : loco a gentile, ad innocente opra non v'č: non resta che far torto, o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi dritto: la man degli avi insanguinata seminņ l'ingiustizia; i padri l'hanno coltivata col sangue; e ornai la terra altra messe non da.
Pagina 55 - Perņ chi d'esso loco fa parole Non dica Ascesi, che direbbe corto, Ma Oriente, se proprio dir vuole.
Pagina 55 - Indi sen va quel padre e quel maestro Con la sua donna, e con quella famiglia Che gią legava 1' umile capestro; Nč gli gravņ viltą di cuor le ciglia, Per esser fi...
Pagina 162 - ... non si puņ dire che sia veramente lingua, alcuna favella che non ha scrittore.
Pagina 228 - Salute in lor signor, cioč Amore. Gią eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella n'č lucente, Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo.
Pagina 229 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Pagina 167 - Betto non era mai potuto venir fatto d'averlo, e credeva egli co' suoi compagni che ciņ avvenisse per ciņ che Guido alcuna volta, speculando, molto astratto dagli uomini divenia: e per ciņ che egli alquanto tenea dell'oppinione degli epicuri, si diceva tra la gente volgare che queste sue speculazioni erano solo in cercare se trovar si potesse che Iddio non fosse.

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