Dialogo di M. Lodovico Dolce, nel quale si ragiona del modo di accrescere e conservar la memoria

accrefcere adunque Afia ageuolmente alcuna cofa alfabeto altre cofe anco Ariftotele auerrà bafta baſtanza bifogno cafa cagione cauallo che'l ciafcuna Cicerone cofe,che cofi di mano cofi parimente cognitione commodi conferuar confiderare continouo conueneuole Coruo coſe cotal deftra detto dice difcorrendo dimoftri dinota diuerfi diuidono efempi effendo effer effi effo eſempi etiandio Fabr farà farebbe fcriue fecondo fegni fegue femplici fenfo ferbar ferue fiano fignificano fillabe Filofofia fimili foggetto folo fomiglianza fommamente fono fopra forma fouerchio fpetie fteffo gioua Giouanni guifa guifa,che guiſa habbiamo hauendo hauer huomini Ilche ilquale imagini infegne laquale lettere leua luoco luoghi mar Roffo medefimo memoria mente mezo miftiero mouimento neceffario noftro offeruare Oltre a cio ordine ouero parole Percioche perfone poffono pofto porrai porre porremo potrai propofitione quafi quefta quello,che queſta raccordarci riceue tefta trouano uero uoce uoglia vn'altra vtile