Pagina-afbeeldingen
PDF
ePub

RECUEIL CHAMPOLLION.

VIII

PHILOLOGIE ET PAPYROLOGIE

43

133

UN PAPIRO GRECO INEDITO

DELLA NUOVA RACCOLTA MILANESE,

DI

ARISTIDE CALDERINI.

Da qualche mese la R. Accademia scientifico-letteraria (Facoltà di lettere) di Milano è venuta in possesso di un manipolo notevole di papiri greci (1), che saranno pubblicati in successivi fascicoli sotto il nome di Papiri Milanesi; rispondendo all'appello dei Colleghi francesi la Scuola milanese è lieta di trascegliere fra la sua raccolta la primizia di uno dei suoi documenti inediti, affidandola come auspicio alla memoria di uno dei più grandi pionieri degli studî egiziani, nel quale l'Italia onora con riconoscenza anche il maestro e l'amico di Ippolito Rosellini.

Si tratta di un papiro (Inv. n. 2; 37 cm. × 15 cm.) proveniente da Pathyris (Tebaide) e svolto da noi nella parte superstite in istato di quasi perfetta conservazione; la scrittura, in inchiostro nero e brillante, sulla fibra giallo chiara, è da un solo lato del foglio. L'intestazione con la data (1. 1-3) occupa 34 cm. 5; il resto, iniziandosi più addentro, tiene circa 33 centimetri. Una specie di paragraphos si trova alla fine del documento fra la l. 11 e la l. 12; essa è consueta in papiri di questa natura e di questo secolo; vedi p. es. 115a P. Strassb. 8i; 105a P. Strassb. 88; 99" P. Strassb. 9o ecc.

[ocr errors]

(1) I donatori munifici sono il cav. Riccardo Vita e il signor Diego Jacovelli del Cairo e il dott. Franco Castelli di Milano.

È certo che la colonna superstite era la prima dello scritto; seguiva probabilmente qualche altra riga, scritta forse in senso perpendicolare ad essa.

Il documento contiene il contratto di vendita che una donna, Oxis, assistita dal fratello, che potrebbe anche essere il suo attuale marito, fa di 1/6 di palmeto a lei appartenente, ma assegnato al proprio figlio IIaoñμs. I compratori, Φίβις Ωρος, sono fratelli di Πασῆμις e figli di uno stesso padre Nexoúτns; essi pagano in ragione di un' uguale terza parte, il che può significare, a giudizio anche del mio Collega prof. Pietro de Francisci, che per questo particolare, come per altro, mi ha assistito nello studio del papiro, che quel sesto del palmeto era già loro proprietà per l'altro terzo. Si può supporre, con grande probabilità, che la madre Oaicis avesse assegnato al figlio Πασήμις, come forse agli altri due avuti da Νεχούτης, un sesto di un suo palmeto; venuto a morte Пlaoñus la proprietà di questa sesta parte sarebbe, per disposizione testamentaria, ritornata per 2/3 alla madre e per 1/3 ai fratelli, i quali ora, pagando alla madre il dei 2/3 mancanti, entrerebbero in assoluta proprietà del fondo; siccome poi l'appezzamento di terra, di cui è oggetto questo atto notarile, confina a settentrione e ad oriente con quello di pos, così si può pensare che un'altra sesta parte di palmeto fosse assegnata dalla madre anche a questo figlio e che pos desiderasse di ampliarla con tutto intiero il palmeto, già di proprietà del fratello.

prezzo

La data del documento, chiaramente indicata dalla intestazione, è il 105 av. Cr.

Documenti di questa natura, provenienti da Pathyris e appartenenti circa alla stesso tempo furono pubblicati, come è noto, in B.G.U. IV., P. Amh. II, P. Grenf. I e II, P. Lond. III, P. Strassb.; cfr. Aegyptus, II (1921), p. 329332 e Rend. Ist. Lomb., s. II, vol. 54 (1921), p. 604 e seg.; altri documenti inediti della stessa provenienza sono presso il prof. Vitelli e saranno pubblicati nei volumi di relazione degli scavi della Missione Italiana in Egitto (cfr. Aegyptus, I (1920), p. 354-355).

« VorigeDoorgaan »