Epistolario: con le inscrizioni greche triopee da lui tradotte e le lettere di Pietro Giordani e Pietro Colletta all' autore, Volume 1Successor Le Monnier, 1883 |
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Epistolario: con le inscrizioni greche triopee da lui tradotte e le lettere ... Giacomo Leopardi Volledige weergave - 1849 |
Epistolario: con le iscrizioni greche triopee da lui tradotte e le ..., Volume 1 Giacomo Leopardi Volledige weergave - 1861 |
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20 ottobre 23 novembre 28 luglio A. F. Stella abbia Addio affetto affettuosissimo altra Amatemi amore Angelo Mai anzi assai avete avrei avrò babbo bella bisogna Bologna buon canzoni Carissimo signor padre Carluccio caro certo ch'è ch'ella ch'io chè Cicerone colla conoscere consolazione conte copia costì credo cuore debba desiderio désse devotissimo dico dire domanda edizione Eneide Epitteto fare figlio Giacomo Giacomo Leopardi giorno Giuseppe Acerbi gran lasciato Leopardi lettera lettere libro Luca Mazzanti mamma mando mente Milano mondo nessun nuove operette morali ordinario Paolina parlare passato pensare persona Petrarca Piacenza piacere Pietro Brighenti Pietro Giordani poco posso potesse potrei potuto pregiatissimo prego Recanati resto ricevuto ringrazio rispondere risposta Salutami salute sapere sarà sarebbe scrissi scritto scrivere Senofonte sento servitore Signore ed amico simo somma spedito spero stampa stima Stimatissimo signore Teofrasto traduzione Trissino trovo veduto vero voglio voluto vorrei zione
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Pagina 256 - Amami, per Dio. Ho bisogno d'amore, amore, amore, fuoco, entusiasmo, vita: il mondo non mi par fatto per me : ho trovato il diavolo più brutto assai di quello che si dipinge.
Pagina 96 - ... mente più in su della fama e della gloria e degli uomini e di tutto il mondo. Ha sentito qualche cosa questo mio cuore, per la quale mi par pure ch'egli sia nobile, e mi parete pure una vii cosa voi altri uomini, ai quali se per aver gloria bisogna che m'abbassi a domandarla, non la voglio; che posso ben io farmi glorioso presso me stesso , avendo ogni cosa in me , e più assai che voi non mi potete in nessunissimo modo dare.
Pagina 255 - In somma io sono in braccio di tale e tanta malinconia, che di nuovo non ho altro piacere se non il sonno: e questa malinconia, e l'essere sempre esposto al di fuori, tutto al contrario della mia antichissima abitudine, m'abbatte, ed estingue tutte le mie facoltà in modo ch'io non sono più buono da niente, non ispero più nulla, voglio parlare e non so che diavolo mi dire, non sento più me stesso, e son fatto in tutto e per tutto una statua. Fa...
Pagina 319 - Il m'était toujours présent comme un fantòme affreux; je ne voyais qu'un désert autour de moi, je ne concevais comment on peut s'assujettir aux soins journaliers que la vie exige, en étant bien...
Pagina 159 - Ma questa medesima virtù quante volte io sono quasi strascinato di malissimo grado a bestemmiare con Bruto moribondo. Infelice, che per quel detto si rivolge in dubbio la sua virtù, quand'io veggo per esperienza e mi persuado che sia la prova più forte che ne potesse dar egli, e noi recare in favor suo.
Pagina 332 - ... e tornandomi (che ordinariamente non succede se non di là a qualche mese), mi pongo allora a comporre, ma con tanta lentezza, che non mi è possibile di terminare una poesia, benché brevissima, in meno di due o tre settimane. Questo è il mio metodo, e se l'ispirazione non mi nasce da sé, più facilmente uscirebbe acqua da un tronco, che un solo verso dal mio cervello.
Pagina 332 - Io non ho scritto in mia vita se non pochissime e brevi poesie. Nello scriverle non ho mai seguito altro che un'ispirazione (o frenesia), sopraggiungendo la quale, in due minuti io formava il disegno e la distribuzione di tutto il componimento. Fatto questo, soglio sempre aspettare che mi torni un altro momento, e tornandomi (che ordinariamente non succede se non di...
Pagina 165 - Farò mai niente di grande? né anche adesso che mi vo sbattendo per questa gabbia come un orso? In questo paese di frati, dico proprio questo particolarmente, e in questa maledetta casa, dove pagherebbero un tesoro perché mi facessi frate ancor io...
Pagina 240 - La qual cosa va pure accadendo a me che la stimava impossibilissima. Vero è che la Disperazione si finge sorridente. Ma il riso intorno agli uomini ed alle mie stesse miserie, al quale io mi vengo accostumando, quantunque non derivi dalla speranza, non viene però dal dolore, ma piuttosto dalla noncuranza...
Pagina 62 - L'altra cosa che mi fa infelice è il pensiero. Io credo che voi sappiate, ma spero che non abbiate provato, in che modo il pensiero possa cruciare e martirizzare una persona che pensi alquanto diversamente dagli altri, quando l'ha in balia, voglio dire quando la persona non ha alcuno svagamento e distrazione...